Dal 9 all’11 novembre 2023 lo spettacolo del Gala d’Oro con la direzione artistica di Antonio Giarola e la voce a leggere ed interpretare le sue poesie, di Nico Belloni.
Dedicato a 12 maestri della pittura e della scultura, ARTè è il Gala d’Oro di Fieracavalli Verona dove
vogliamo ancora una volta, celebrare la bellezza del Cavallo e delle arti attraverso il Gala d’Oro.
Piacevoli serate per presentarvi: ARTè. Dall’idea artistica del Direttore Giarola, di seguito le poesie con le quali Nico Belloni ha condotto e presentato il Gala e dalle quali ne verrà realizzato un prezioso libro corredato di foto delle esibizioni:
- Notte stellata Vincent Van Gogh –
Arte che diviene pura emozione. In questa notte di Verona ARTè è il viaggio tratto da libere ispirazioni di Antonio Giarola a dipinti che celebrano i Cavalli e la loro bellezza, purezza, eleganza e raffinatezza. Colori che sono cavalli in movimento nella tavolozza della sabbia bianca. Amazzoni e Cavalieri che divengono pittori nel dipingere un opera unica. ARTè.
Un pittore noto per i suoi quadri dai colori vivaci e per cavalli dinamici è Vincent Van Gogh. Per il pittore neoimpressionista la notte rappresenta il momento di massimo confronto tra l’uomo e l’infinito. L’oscurità immensa si trapunge di stelle. Sorge la luna, l’astro degli innamorati, e la notte splende su tutto avvolta in un manto di tenebre e di scie di giallo come la seta. Questa notte, stelle e Cavalli, innamorati, si fondono insieme nel donarvi l’emozione di ARTè.
- Il Volo Renè Magritte –
La caratteristica che più colpisce nelle opere di Renè Magritte è l’apparente semplicità: soggetti comuni, rappresentati con un apparente realismo e con ricchezza di particolari; simmetriche figure pervase da una luce chiara e diffusa. Eppure, questi dipinti come gli stessi cavalli, comunicano una sensazione di spiazzamento emotivo.
L’onirica colomba-cielo, soggetto iconico del pittore surrealista, raffigura una colomba in volo, su un placido mare, che si tramuta in un cielo azzurro sullo sfondo di un altro cielo, notturno. Altresì i cavalli, in questa arena splendono della propria luce in elegante armonia.
- Al Circo Raoul Dufy –
Ispirato al pittore della gioia e del colore Raoul Dufy un particolare quartetto di allegri artisti. Dal grande maestro della luce e del colore un viaggio emozionale attraverso i temi prediletti dall’artista, come i cavalli ed il circo, dove le sensazioni visive ridotte all’essenza minimale della realtà, della luce e del colore sono gli elementi emblematici che caratterizzano le sue opere. Un magnifico frisone e dei miniature Horse nel percorso artistico di Dufy ritenuto tra i più importanti interpreti della storia dell’arte a cavallo tra impressionismo e fauvismo.
Dufy trovava ispirazione nel mondo e, a prescindere dal medium scelto, lo interpretava con vivacità, tocco vibrante e tavolozza sgargiante, raccontando la vita con uno sguardo non convenzionale, e a tratti scanzonato. cavalli e fiori: tutto odora di modernità. Il suo segno distintivo elude, via via, il soggetto e dissocia il colore dal disegno, semplificando: perché nell’estetica di questo artista la forma viene prima del contenuto, “Desidero arrecare piacere nello spettatore!”. Eppure, come spesso accade, sotto l’apparente genuinità delle forme di Dufy, così come in quella del cavaliere, c’è un’elaborazione minuziosa, un’attenzione ed una sensibilità indubbiamente sorprendente, fuori dal comune.
- Poesia Equestre Marc Chagall –
Con l’arte così come con i cavalli è possibile viaggiare e spaziare geograficamante! Da Verona è un attimo ritrovarsi a Parigi! La Ville lumiere che portò Marc Chagal dalla Russia a frequentare con gioia il Cirque d’Hiver, dove si trovava a disegnare schizzi equestri e uniciclisti di notte. Dal Cirque a reinterpretarsi come una serie di litografie animate, che questa notte saranno 5 imponenti frisian horse in una gamma di blu scuri e gialli allegri che catturano le luci drammatiche e l’atmosfera esuberante dell’anello circense.
- Le Carrousel Cassè Kees Van Dongen –
Membro di spicco dei Fauves, l’artista olandese Kees van Dongen è stato il pioniere di un nuovo e radicale stile di ritratto della donna moderna.
L’uso radicale del colore da parte di artisti del calibro di Van Dongen e Matisse portò all’etichetta di Fauves (bestie selvagge) da parte del critico d’arte Louis Vauxcelles.
- Amazzone Pablo Picasso –
Picasso è stato un artista innovatore e poliedrico, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte mondiale l’immensa musa amazzone, compagna di Pablo Picasso e della sua Mala Arte.
Compagna di passione sciagurata e amore divorante, che si prese l’anima di Picasso – lui quasi tre volte la sua età e lei appena ventunenne – sarà per dieci anni la sua musa, l’ossigeno senza il quale non ha sapore nulla. Ribelle e burrascosa, ma anche preziosissima madre di Claude e Paloma, Picasso la amerà più di ogni altra e lui per lei sarà l’amore forte, quello vero.
Artista nelle vene, donna infinitamente femmina con l’arte accesa del pensiero eccelso che si scioglie in un sentire arguto spudoratamente simile al salmastro vivace delle brezze d’Antibes, Françoise Gilot è una sfida impudente, una fronte che non teme il sole, né la luce di un genio che non potrà mai possedere la sua audacia.
- Maremma Giovanni Fattori –
Maremma rappresentata in dipinti, scene di vita ancora attuali. Giovanni Fattori rappresentò scene della tipicità maremmana in stile macchiaiolo, paesaggi, la campagna, i buoi con il tradizionale carro e cavalli splendidi i giuochi ed evoluzioni. Colori sempre verdi, ocra, rossi e nocciola o ciliegio come il mantello di questi magnifici cavalli.
- Soldati – Magenta Giovanni Fattori –
Il magistrale talento narrativo con lo sguardo umano e consapevole di Giovanni Fattori è l’essenza di cavalli e soldati, vincitori e vinti che escono dal dipinto con una loro anima. Una rappresentazione cinematografica ma oggi tema più che mai attuale che si mette in scena. Cavalli e Soldati per Fattori e la “sua” guerra, la cosiddetta “guerra dei vinti”, con al centro l’azione di misericordia delle suore che portano sul carro un ferito austriaco; una squadra di valorosi soldati in uno sciame confuso, inghiottito dal polverone che imbianca le eleganti uniformi e rende a noi il suono del respiro di uomini e cavalli. Ritrarre ufficiali e soldati vittoriosi in luminosi neri cavalli o uomini che debbono la vita a loro. Un cavallo bianco (o nero mi immagino?) al centro, con in sella l’ufficiale che fa da contraltare tematico al soldato ferito a cui la suora presta le sue cure.
Il colore delle uniformi vermiglio e il magenta della terra intrisa del sangue …un colore che rimarrà nella nostra memoria.
- Estasi Marino Marini –
Apri le tue braccia cavaliere: estasi di un mondo tuo che prende forza da chi è con te silenziosamente in simbiosi con i tuoi movimenti.
Tra i maggiori artisti che hanno tratto ispirazione dai cavalli vi è indubbiamente il maestro Marino Marini. Il tema del cavallo, cavaliere e della danza fu per Marino Marini un soggetto costante. Forme la cui massa nell’opera riceve forza dall’interno, rendendo umane le figure, come riceviamo forza dai cavalli stessi o nell’espressione di figure di danza facendo dialogare questa sera tre esseri con grande capacità espressiva come nella scultura o in un’opera pittorica. Per Marini inoltre il cavaliere ed il cavallo sono simbolo di una umanità fragile dominata da una natura superiore come il cavallo.
- Belle Epoque – can can
Henry de Toulouse-Lautrec e la Parigi della Belle Époque con le splendide carrozze. Solo la figura esiste il paesaggio non è che un accessorio. L’interesse di Toulouse-Lautrec è legato al mondo della notte e la luce che illumina i suoi quadri è quella dei lumi a gas o delle prime lampade elettriche. I suoi dipinti tendono ad esaltare l’allegria. Il suo segno è nitido, veloce e nervoso.
Le serate di Parigi. Dalla pittura si ode la musica e le ballerine danzano a far inebriare d’assenzio cavalieri ed amazzoni esaltati.
- Ecuyère Georges Rouault –
Alchemica amazzone nell’eccellenza dell’alta scuola per interpretare i dipinti di Georges Rouault, uno dei maggiori espositori della corrente espressionistica e Fauvistica
Tra i suoi quadri, oltre a mistici clown, ha rappresentato l’armonia, la complicità e la grazia delle donne a cavallo. - Freedom Giorgio De Chirico –
Bianco colore della luce e tocchi pesanti a fissare l’immagine. Giorgio De Chirico ed i suoi cavalli, sono statue ma nello stesso movimento di . criniere e code, rotondità di colpi di luce. Da templi e colonne della magna grecia a cavalli arabi emblema del sole. Libertà di figure nel dipingere la pura bellezza.
Lascia un commento